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Storia

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”La U.S. Forti e Liberi nasce il 15 Giugno 1923 da una scissione di due gruppi sportivi “ Il Veloce Club e il Gruppo Ciclistico Forlivese”.

Foto ricordo della squadra di calcio cittadina, U.S. Forti e Liberi, dopo una competizione nello stadio del Polisportivo Tullo Morgagni, costruito nel 1923 ed inaugurato il 16 maggio 1925.

La fondazione della U.S. FORTI E LIBERI , ha avuto una vasta risonanza nel mondo del ciclismo Forlivese ed oltre Romagna. In quegli anni nel circondario Forlivese si viveva una stentata organizzazione di gare di ciclismo e questa dette un forte impulso sia nelle organizzazioni di gare su strada che su pista. Su strada l’U.S. FORTI E LIBERI ebbe l’incarico di organizzare dalla U.V.I., una gara di campionato e in quell’anno organizzò l’ottava Coppa “Morgagni e Ridolfi”, questa ebbe una grande risonanza nel mondo del ciclismo, che la capacità organizzativa venne riconosciuta perfino dalla Gazzetta dello Sport.
Quelli furono anni duri per il mondo del ciclismo e dello sport in genere a causa della guerra e dell’era Fascista. Infatti all’epoca venne imposto di cambiare nome alla Società, quindi non più FORTI E LIBERI, ma solamente “Associazione Sportiva Forlì ”.

Con la chiusura dell’ Unione Sportiva Edera Club, dopo l’attentato a Mussolini nel 1926, la U.S. FORTI E LIBERI ne trasse vantaggio accrescendo sempre di più le adesioni; la sede Ufficiale, nel 1936 ,si trovava in Corso Garibaldi nr. 70, poi passò in via F. Nullo.

La quota sociale era di lire 3 al mese, mentre per i soci sportivi, di lire 1,50.

In Romagna il ciclismo aveva appassionato moltissimi giovani e questo non fece altro che accrescere sempre di più il numero degli sportivi della U.S. FORTI E LIBERI.

Neanche la guerra riuscì a fermare la U.S. FORTI E LIBERI, nel 1940-43 a Forlì, venne realizzata una pista in terra battuta e qui vennero disputate 2-3 riunioni per le forze armate con la partecipazione di 7-8 Campioni Italiani. Nell’ultima riunione del 1943, quando Forlì era occupata dai Tedeschi, vinse per la FORTI E LIBERI, Umberto DREI (Campione Italiano Allievi 1943).

Qualche anno dopo, la voglia del ciclismo era tale che, nonostante la città fosse occupata dagli Inglesi, e malgrado questi non gli avessero concesso il permesso, Mario RUSTICALI, l’allora Presidente, organizzò la prima notturna cittadina da: Piazza Saffi - Corso della Repubblica - Via Oberdan - Via Giorgio Regnoli. Dopo quella gara Mario RUSTICALI venne arrestato ma se la cavò con la promessa che non avrebbe mai più organizzato gare.

Da queste vicende inizia per la U.S. FORTI E LIBERI, una scalata sempre in ascesa con una serie illimitata di vittorie.

La voglia di ciclismo portò la U.S. Forti e Liberi ad organizzare anche, una gara divenuta famosa in tutto il mondo.

La " Tendicollo Universaal"

Correva l'anno 1957 e l'allora consumato direttore sportivo della U.S.Forti e Liberi, Giorgio Ceroni, sempre alla ricerca di aiuto finanziario ed economico per sostenere in indumenti pubblicitari gli atleti affiliati all’Unione sportiva Forti e Liberi., avvicinava il Bruno Ugolini.

Il colloquio si allargò, intervenne la preziosa opera dell' amico Aurelio Gaudenzi e con calma e allo stesso tempo tanto entusiasmo, scaturì l' idea di una gara da effettuarsi nell' ambito forlivese a risonanza internazionale. Si guardò molto in alto, si mirava ad un confronto con il Gran Premio di Parigi ed il Gran Premio di Lugano - gare individuali a cronometro per professionisti – tipologia di manifestazione che in Italia non veniva organizzata.

Ugolini, titolare della “Tendicollo Universal”, fece decollare definitivamente l’idea e patrocinò la gara a cronometro più prestigiosa d’Italia (e non solo).

Tanto era l'entusiasmo che infervorò l' animo di tutti i soci della Forti e Liberi, nonché il personale della “Tendicollo”. A capo il Sig. Ugolini, coadiuvato da Michele Raffaelli, Stelio Giannini, Giorgio Ceroni, Afro Gavelli, Mandolesi, Alfiero Matteucci, Celso Gulmanelli, Renzo Fabbri, Gino Sampieri, Mario Rusticali, il giornalista dello “Stadio” Dante Ronchi e tanti altri con minori

Incarichi e difficili mansioni da svolgere.

In occasione del Trofeo Baracchi a Bergamo, la delegazione biancorossa compì una “trasferta” per prendere i primi contatti con i migliori specialisti del momento e gli interpreti più amati di un ciclismo che allora era la massima espressione sportiva nazionale.

Fu poi nel maggio 1958 che si ebbe il battesimo di questa prestigiosa gara a cronometro, capace di registrare la presenza di oltre 100.000 appassionati spettatori di ciclismo e di affermarsi come l’avvenimento sportivo che ha riscosso più successo (in termini di presenze) nel panorama romagnolo con oltre seicento mila presenze nelle prime sei edizioni.

Alcuni anni dopo avvenne il gemellaggio fra la nostra manifestazione e la cronometro di Lugano, anch’essa di risonanza internazionale. Innumerevoli le difficoltà, sia per l'organizzazione, sia per il percorso che vedeva deviato il traffico dalla importante via Emilia a vie secondarie che comportavano disagi da Cesena a Imola (il servizio della manifestazione è sempre pesato sulla buona volontà dei soci Forti e Liberi e delle forze dell'ordine locali). Al terzo anno, per le suddette questioni di traffico, il percorso si trasferì sul circuito di Villafranca per poi approdare al meraviglioso circuito panoramico di Castrocaro Terme, e quindi concludere al modificato circuito di Vecchiazzano.

L'elevato costo di organizzazione e ingaggio corridori, in mancanza di sponsor, ci ha costretti a lasciare a malincuore la manifestazione più importante cui la U.S. Forti e Liberi abbia mai dato vita, e che fino all'ultimo ha visto Giorgio Ceroni accanito promotore. La nostra cronometro resterà comunque un valido ricordo per l’elevato blasone degli atleti partecipanti (basta scorrere l’albo d’oro per rendersene conto) ed un vanto per coloro che hanno lavorato alacremente per la sua buona riuscita. E chissà, magari in futuro un nuovo “Tendicollo” tornerà ad infiammare gli animi degli appassionati di ciclismo.

Di seguito riportiamo con soddisfazione mista ad emozione, alcuni dati particolarmente significativi relativi alle 18 edizioni organizzate. Scorrendo i nomi scolpiti nell’albo d’oro di questa memorabile manifestazione, troviamo uomini che con i propri successi hanno scritto pagine memorabili nella storia dello sport di tutti i tempi e segnato in modo indelebile il mondo del pedale.

Oggi, la U.S. FORTI E LIBERI, che è ritornata nella vecchia sede in Corso Garibaldi 280, ha nel suo attivo l'organizzazione di ben 33 Trofei dedicati al corridore a "Mauro Valli", 3 Trofei Dedicati a Marco Briganti ed un memorial dedicato a due Presidenti Mario Gavelli e Orazio Bonetti. Alla guida della Società vi è il Cavaliere Sauro ROCCHI, Vice Presidente Pasquale DI MAIO. Il Consiglio Direttivo:: LUCI Sergio, CAMPORESI Roberto, MONTAGUTI Gilberto,BONETTI Davide,BARTOLETTI Luca. DIRETTORI SPORTIVI: BABINI Antonio, COSTA Giancarlo, PALAMARA Guglielmo.

 

Alcuni nomi famosi che hanno indossato la maglia della U.S. FORTI E LIBERI:

““ Pio Caimmi - Giovanni Del Taglio - Giorgio Ceroni - Alcide Raffoni - Luciano Succi - Nino Assirelli - Carlo Mazzotti - Alberto Assirelli - Giancarlo Massari - Pasquale Fabbri - Mauro Orlati, Widmer Servadei e Alceste Cantucci (Campioni Italiani a squadre 1943), Leo Castellucci (Campione Italiano Dilettanti 1946), Arnaldo Pambianco (Campione Italiano Dilettanti 1957)””Matteo Montaguti e Luca Montanari, Campioni Italiani Inseguimento a squadra su pista anno 2002.-